giovedì 7 marzo 2013

Il modello GBS

Il GBS (Gruppo di studio per la statuizione dei principi di redazione del Bilancio sociale), formato da studiosi e professionisti provenienti dal mondo accademico e della consulenza, è sorto nel 1998 con l’obiettivo di offrire una guida sulle finalità e sulle procedure di formazione del Bilancio sociale. Ha presentato nel 2001 lo standard generale per la redazione del Bilancio sociale.
La proposta del Gruppo, intesa di generale applicabilità a tutte le aziende, si pone in sintonia con i principi di AA1000 e della GRI, pur presentando alcuni caratteri distintivi.
Il gruppo ha definito un modello di rendicontazione particolarmente ampio, nel quale vengono presi in considerazione i molteplici effetti connessi al comportamento dell’azienda.
La denominazione di Bilancio sociale per il documento che raccoglie questo tipo di informazioni è stata scelta con l’intento di sottolineare la funzione di periodico rendiconto che gli è propria, nonché il forte collegamento che esso deve mantenere con i dati contabili riportati nel Bilancio di esercizio, dei quali rappresenta l’integrazione e il completamento.
Mentre lo standard AA1000 fornisce una guida per il processo di rendicontazione, ma non indica quale deve essere il contenuto specifico del documento, il GBS si contraddistingue per lo sforzo di definire la struttura e il contenuto minimo del Bilancio sociale, quale presupposto per la validità del documento e per la comparabilità spaziale e temporale delle informazioni che esso contiene.
Il GBS, nell'indicare dei contenuti minimi, lascia comunque spazio all’aggiunta di informazioni facoltative a discrezione delle aziende. Alla scelta del contenuto minimo, che è garanzia di completezza del Bilancio, si è aggiunta quella della sua struttura, che è rivolta a tutelare l’uniformità nella presentazione delle informazioni. Il modello proposto prevede una struttura articolata in 3 parti:
1)    identità aziendale;
2)    produzione e distribuzione del valore aggiunto;
3)    relazione sociale.
Le 3 parti sono tutte obbligatorie. La prima fa riferimento all’insieme di condizioni che si riflettono sul modo di essere dell’azienda: scelta degli obiettivi, modalità di realizzazione, rapporto con gli stakeholder. Gli elementi che definiscono l’identità aziendale sono: l’assetto istituzionale, i valori di riferimento, la missione, le strategie e le politiche.
La sezione dedicata al calcolo e alla distribuzione del valore aggiunto serve per ancorare il Bilancio sociale ai dati contabili, i quali hanno una loro autonoma valenza sociale che non traspare dal Bilancio di esercizio e che deve essere comunque esplicitata.
Infine, la terza parte è destinata alla descrizione dei risultati connessi all’attività aziendale. Gli stakeholder che vengono presi in considerazione dal modello sono: personale, soci, finanziatori, clienti, utenti, fornitori, PA, collettività. Quest’ultima categoria comprende, tra l’altro, gli interessi di natura sociale e ambientale. Per ciascun gruppo di stakeholder il Bilancio deve, quindi, riferire in ordine alle politiche intraprese e ai risultati attesi, al grado di soddisfazione rilevato rispetto alle aspettative, alle modalità di comunicazione e al livello di conflitto.

Link: http://www.gruppobilanciosociale.org/

Lo standard AA1000

AA1000 (AccountAbility 1000) è uno standard di adesione volontaria elaborato a partire dal 1999 dall’International Council of the Institute of Social and Ethical AccountAbility (ISEA), formato da imprese, ONG, università e società di consulenza. Esso si pone come obiettivo il “miglioramento della responsabilità e della performance delle organizzazioni” e focalizza l’attenzione sulla qualità dell’impegno etico e sociale verso i vari interlocutori aziendali.
L’AA1000 individua analiticamente le fasi del processo di implementazione di un sistema di social accounting and reporting all’interno dell’azienda, dettando una serie di principi guida da osservare. Il processo si articola in 5 fasi fondamentali:
  • pianificazione (planning);
  • rilevazione (accounting);
  • verifica delle informazioni e comunicazione (auditing and reporting);
  • integrazione nel più ampio sistema di gestione (embedding);
  • coinvolgimento degli stakeholder (engagement).
Principio ispiratore del modello è il concetto di accountability, ossia la capacità dell’azienda di spiegare le azioni di cui è responsabile verso gli stakeholder. Mediante il dialogo con gli stakeholder, s'intende indirizzare l’azienda verso il recepimento delle loro attese, in modo da integrare in un unico e coerente modello gestionale le azioni in campo sociale, ambientale ed economico.
La struttura della norma si regge sull’approccio "contrattualista", ossia prevede per ogni gruppo di stakeholder l’identificazione delle questioni più rilevanti nelle sue relazioni con l’impresa. Una volta definiti tali aspetti, si individuano gli indicatori più idonei per esprimere i risultati raggiunti in relazione alla questione corrispondente. Il modello dà, quindi, risalto alle modalità di coinvolgimento degli stakeholder quale momento centrale della definizione dei contenuti stessi della responsabilità etico-sociale d’impresa. Ciò presuppone l’inclusione di tutti gli stakeholder nelle varie fasi del processo.
I principi enunciati dallo standard sono, in sintesi, i seguenti:
  • completezza, rilevanza, regolarità e tempestività con riferimento allo scopo e alla natura del processo;
  • verifica esterna da parte di terzi indipendenti, accessibilità e qualità dell’informazione (in termini di comparabilità, verificabilità, comprensibilità, utilità) con riferimento alla significatività dell’informazione;
  • integrazione nei sistemi di gestione e miglioramento continuo in una prospettiva dinamica.
Trattandosi di uno standard di processo, l’AA1000 non perviene a una definizione del contenuto del reporting sociale; non detta, infatti, indicazioni circa la definizione della struttura del modello di rendicontazione sociale, né circa le informazioni minime che esso deve riportare, consentendo, anzi, la più ampia personalizzazione degli strumenti a opera della singola azienda.
L’attuale AA1000 AccountAbility Principles Standard è il risultato del processo di consultazione e revisione avvenuto nel 2008. La nuova versione comprende tre principi: il principio fondante dell’inclusività e i principi di materialità e rispondenza. La completezza non è più compresa, ma rimane comunque un principio chiave nei processi di assurance della sostenibilità, dal momento che si riferisce al grado di applicazione degli altri tre principi.

Link: http://www.accountability.org/

Linee guida e standard di rendicontazione sociale

La rendicontazione sociale è innanzitutto un’opzione etica, una decisione volontaria di rendere conto ai propri stakeholder. Per ciò stesso, non esistono indicazioni vincolanti dal punto sulle modalità di realizzazione e sui contenuti del Bilancio sociale. Esistono al contrario dei riferimenti metododologici, che raccolgono in maniera sistematica insiemi di principi e “norme” e propongono uno specifico approccio.
  • GRI
  • GBS
  • AA1000
  • SA8000

martedì 5 marzo 2013

Virosac, Bilancio sociale

Virosac opera nel settore dei prodotti per uso domestico ed è attualmente leader di mercato in Italia nella produzione di sacchi per i rifiuti e per la congelazione di alimenti. L’attività aziendale, partita nel 1974  in un piccolo capannone a Cavaso del Tomba (TV), attualmente si svolge in due stabilimenti di circa 8.000 mq ciascuno nella zona industriale di Pederobba (TV).
La società annovera tra i propri clienti importanti insegne della grande distribuzione italiana, ma anche Enti, Comuni, grossisti e aziende specializzate nel catering e nello stoccaggio dei rifiuti.
Grazie al progetto promosso dalla Camera di commercio di Treviso e forte del suo storico legame con la realtà socio-economica del territorio, Virosac ha redatto nel 2012 il primo Bilancio sociale, in coerenza con la strategia aziendale di orientamento alla responsabilità sociale d’impresa.


venerdì 1 marzo 2013

Inglass, Bilancio di sostenibilità

Inglass è una società di San Polo di Piave (TV), con una presenza in tutto il mondo. Fornisce servizi di ingegneria per la realizzazione di manufatti plastici.
Nel 2012 ha realizzato il suo primo Bilancio di sostenibilità nell'ambito del progetto di accompagnamento promosso dalla Camera di commercio di Treviso.
È interessante ascoltare la testimonianza del loro impegno e della loro esperienza, tratto dal Convegno finale del progetto tenutosi a Treviso il 18 novembre 2012.

Lo stato della comunicazione della CSR on-line

La ricerca CSR on line awards 2012 , giunta alla sua quinta edizione, ha valutato la comunicazione della sostenibilità on-line di 252 azien...