mercoledì 5 giugno 2013

Uno sguardo al reporting sociale a livello internazionale

Per una volta l’Italia non è fanalino di coda. Secondo l'International Survey of CR Reporting 2011 di KPMG (link) si colloca tra i paesi che hanno raggiunto miglori livelli più elevati di professionalità in termini di sistemi interni ed esterni di accountability e di qualità della comunicazione.
Il reporting sociale, in generale, fa registrare dunque una diffusione crescente tra le imprese, che hanno acquisito maggiore consapevolezza delle aspettative dei loro stakeholder in merito agli aspetti della gestione che, pur avendo connotati di tipo finanziario, contribuiscono comunque al valore complessivo dell’azienda.

Altri elementi salienti del rapporto KPMG:
  • il 95% delle imprese più grandi del mondo, a oggi, rendicontano la propria responsabilità sociale;
  • le 100 principali aziende europee pubblicano Bilanci sociali o di sostenibilità;
  • il 53% delle maggiori aziende quotate in Italia investe nella rendicontazione formale in chiave CSR.
Infine una considerazione sulla connessione tra dimensioni aziendali e politiche di reporting: tra quelle che lo praticano, le imprese più grandi sono quasi il doppio delle piccole imprese. Queste ultime possono dunque conseguire un reale elemento competitivo di differenziazione rispetto a quelle della stessa "taglia", mentre le grandi imprese sono in un certo senso quasi costrette ad allinearsi per non apparire come un'eccezione negativa.

Per chi volesse approfondire il report KPGM: >>> link

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